Un accoglimento motivato dal forte ritardo delle consegne dovuto alle contingenze del momento con difficoltà di approvvigionamento delle materie prime (soprattutto elettroniche) e conseguentemente di produzione. 

I macchinari ordinati entro la fine dell’anno scorso godevano infatti delle maggiori aliquote previste per il 2021, con la condizione che venissero consegnati entro giugno 2022. Una scadenza troppo ravvicinata ed impossibile da rispettare considerando le attuali condizioni del mercato globale post pandemia che abbiamo anticipato pocanzi.

Un tale ritardo avrebbe causato per molti infatti l’impossibilità di beneficiare degli incentivi fiscali al 50% nonostante avessero acquistato i beni strumentali nel 2021 con consegna entro giugno 2022.

Come condiviso da Giuseppe Lesce (Presidente di Federmacchine, federazione che ha inviato la richiesta accolta dal Ministro), molte aziende produttrici avrebbero rischiato infatti di non rispettare i tempi di consegna e quello che può sembrare un dettaglio burocratico avrebbe rappresentato un enorme ostacolo all’operatività delle aziende… e parliamo di un mercato, quello rappresentato da Federmacchine, in cui operano oltre 5.000 imprese con un comparto che vale 51 miliardi di fatturato.

Buone notizie quindi! I nostri clienti possono stare tranquilli!